Fabrizio Gifuni – “I fantasmi della nostra storia” – Teatro Franco Parenti – Milano – Stagione 2023/2024

Fabrizio Gifuni porta al Teatro Franco Parenti Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro con lo spettacolo con lo spettacolo “I fantasmi della nostra storia”

 

Ph. Studio Musacchio, Ianniello & Pasqualini

Fabrizio Gifuni porta al Teatro Franco Parenti di Milano, dal 9 al 14 gennaio 2024 il progetto teatrale “I fantasmi della nostra Storia”, con due spettacoli dedicati a Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro.






9 – 11 gennaio 2024
Il male dei ricci
Ragazzi di vita e altre visioni
ideazione e drammaturgia di Fabrizio Gifuni
da Ragazzi di vita, Poesia in forma di rosa, Lettere luterane, Scritti corsari, Seconda forma de La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini

Fabrizio Gifuni ritorna alle pagine di Pasolini con una nuova drammaturgia originale. La rilettura di Ragazzi di vita -­ romanzo d’esordio dello scrittore – interpolata e storicizzata con altri scritti pasoliniani (poesie, lettere, editoriali, interviste) – dà vita a un racconto molto personale che l’attore-­autore trasferisce in teatro, dialogando ogni sera con i rappresentanti della città, i cosiddetti spettatori, in un gioco di inedite prospettive e vertiginosi sdoppiamenti.
L’attore si fa carico di portarci dentro le giornate di questi giovani ragazzi, ci restituisce la loro generosità e i loro egoismi, il comico, il tragico, il grottesco, la violenza di questo sciame umano che dai palazzoni delle periferie si muove verso il centro, in un percorso che è anche un rito di passaggio dall’infanzia alla prima giovinezza. Ma il corpo/voce di Gifuni ci costringe al contempo a misurarci con un fantasma poetico, una voce inquieta che continua a reclamare un ascolto. Ancora oggi in direzione ostinata e contraria.

12 – 14 gennaio 2024
Con il vostro irridente silenzio
Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro
ideazione e drammaturgia di Fabrizio Gifuni
si ringraziano Nicola Lagioia e il Salone internazionale del Libro di Torino, Christian Raimo per la collaborazione, Francesco Maria Biscione e Miguel Gotor per la consulenza storica

Aldo Moro durante la prigionia parla, ricorda, scrive, risponde, interroga, confessa, accusa, si congeda. Moltiplica le parole su carta: scrive lettere, si rivolge ai familiari, agli amici, ai colleghi di partito, ai rappresentanti delle istituzioni; annota brevi disposizioni testamentarie. E insieme compone un lungo testo politico, storico, personale – il cosiddetto memoriale – partendo dalle domande poste dai suoi carcerieri.
Le lettere e il memoriale sono le ultime parole di Moro, l’insieme delle carte scritte nei 55 giorni della sua prigionia: quelle ritrovate o, meglio, quelle fino a noi pervenute. Un fiume di parole inarrestabile che si cercò subito di arginare, silenziare, mistificare, irridere. Moro non è Moro, veniva detto.
La stampa, in modo pressoché unanime, martellò l’opinione pubblica sconfessando le sue parole, mentre Moro urlava dal carcere il proprio sdegno per quest’ulteriore crudele tortura.
A distanza di quarant’anni il destino di queste carte non è molto cambiato. Poche persone le hanno davvero lette, molti hanno scelto di dimenticarle.
I corpi a cui non riusciamo a dare degna sepoltura tornano però periodicamente a far sentire la propria voce. Le lettere e il memoriale sono oggi due presenze fantasmatiche, il corpo di Moro è lo spettro che ancora occupa il palcoscenico della nostra storia di ombre.
Dopo aver lavorato sui testi pubblici e privati di Carlo Emilio Gadda e Pier Paolo Pasolini, in due spettacoli struggenti e feroci, riannodando una lacerante antibiografia della nazione, Fabrizio Gifuni attraverso un doloroso e ostinato lavoro di drammaturgia si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia.

 

 

Ph. Esther Favilla

 






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Il male dei ricci
Ragazzi di vita e altre visioni
Con il vostro irridente silenzio

 

Di: Fabrizio Gifuni
Quando: dal 9 al 14 gennaio 2024
Regia: Fabrizio Gifuni
Chi: Fabrizio Gifuni