Peperoni difficili al teatro Franco Parenti di Milano

In cucina e nella vita a volte ci sono Peperoni difficili

Peperoni difficili (la verità chiede di essere conosciuta) di e con Rosario Lisma.
Una sera di dicembre a teatro. Sala 3 del Franco Parenti: ecco, se avete in mente file di poltroncine rosse più o meno digradanti verso un palco rialzato con quinte e sipario, siete fuori strada. Immaginate, invece, una sala rettangolare di circa 280 metri quadri, lungo un lato della stanza poche file di panche di legno grezzo con cuscini di velluto rosso, per un totale di un centinaio di spettatori presenti. Davanti a voi, al vostro stesso livello, un soggiorno-cucina di una canonica di provincia: divano, tavolo, armadio e sedie. Alle spalle una larga vetrata si apre, anche metaforicamente, verso il mondo esterno, da dove arriva il vociare chiassoso di bimbi che giocano a pallone e in seguito si avrà la percezione dello scorrere del tempo: alternarsi di luci e tenebre, il rumore minaccioso di un temporale e della pioggia scrosciante. Alla vostra sinistra la porta di ingresso dell’appartamento da dove entreranno e usciranno i personaggi, sul lato destro un’apertura che conduce alla camera da letto.






La prima sensazione è quella di essere parte integrante dello spettacolo Peperoni difficili, al punto che, accedendo alla sala, gli spettatori si accorgono immediatamente che c’è qualcuno che sta dormendo in canottiera sul divano di scena, e tutti parlano sottovoce per non disturbare una finzione scenica che prende i contorni della realtà. Noi siamo spettatori-attori di questa coinvolgente rappresentazione teatrale, che assume di volta in volta toni comici, persino grotteschi, ma anche amari, proprio come la vita reale. Ridendo e sorridendo, però, è più facile affrontare argomenti difficili, parlare di abbandono, disabilità, senso di inferiorità, fallimenti, amore non corrisposto, fede.
Tema centrale della rappresentazione in Peperoni difficili è la verità. Sarà sempre un bene dire la verità, come fa la protagonista, non curante delle profonde ferite che provocheranno le sue parole in chi le vuole bene? La verità a oltranza, come il suo insensibile rifiuto alla dichiarazione d’amore dell’amico spastico o il suo svelare, senza peli sulla lingua, la nuova relazione della moglie a un uomo che soffre ancora per amore.
O forse, a volte, è meglio, tacere e far finta di niente, se non addirittura mentire, per non ferire chi ci sta accanto? La verità taciuta a fin di bene: all’amico che non vuole riconoscere e ammettere la propria disabilità fisica e si sente normale, il giovane prete dirà, mentendo, che lui, in effetti, è normale.
Difficile scelta la verità, proprio come i Peperoni difficili, dal nome di una complicatissima ricetta africana che richiede parecchio tempo di preparazione, che finiranno miseramente sul pavimento poco prima di essere portati in tavola.
Un cast meraviglioso quello di Peperoni difficili, di una bravura incredibile, in cui spicca Anna Della Rosa, tra gli interpreti de La grande bellezza di Nicola Sorrentino.

Alziamo le palette, si vota!
Cast: magistrale, 10.
Copione: bel ritmo, bei dialoghi, due ore di spettacolo scorrono veloci veloci, 9.
Scenografia: bella e curata, 8.