Cosa e come si mangia “Dal Milanese” al Teatro degli Arcimboldi di Milano – stagione 2023/2024





Cosa e come si mangia “Dal Milanese” al Teatro degli Arcimboldi di Milano

 

Al Teatro degli Arcimboldi due sono gli spazi dedicati al food & beverage: un locale nippo-brasiliano e un bistrot milanese. Sebbene agli antipodi come tipologia di cucina, si tratta in entrambi i casi di veri e propri ristoranti, accomunati da una gestione solida e collaudata, affidata a due pezzi da novanta della ristorazione metropolitana, ovvero, rispettivamente, a Roberto Okabe di Finger’s Garden e a Luca Guelfi, imprenditore milanese del food dalle felici intuizioni, che non avrebbe affatto bisogno di presentazioni. Arcinoto ai più, e non soltanto per aver gestito il Ricci insieme a Belen e Bastianich, ma anche perché portano la sua firma alcuni dei locali più trendy della Milano da mangiare, quali il vietnamita Saigon, il romano Volemose Bene e il Canteen, messicano alla moda di via Archimede.

Una cucina, quella messicana, che amo in modo particolare, al punto che è stata fonte di ispirazione per la scrittura di uno dei miei libri, “Baciami ancora Messico“, una sorta di diario-racconto gastronomico con ricette, basato sulla mia entusiasmante esperienza come addetta stampa del Bésame Mucho, il ristorante 100% messicano di Expo, che aveva in seguito aperto in città nel futuristico quartiere di Porta Nuova.

Ma dopo questo piccolo inciso, torniamo subito a tavola!

Di Finger’s A.R.T.S., situato al primo piano, affacciato sul foyer e riservato perciò ai soli spettatori, ne abbiamo parlato ampiamente nella nostra recensione di un paio di mesi fa, consultabile a questo link.

Approfittando invece di un nuovo spettacolo teatrale in Bicocca, per par condicio abbiamo provato anche Dal Milanese, che, oltre a essere lo spin-off dell’omonimo e rinomato ristorante di viale Premuda, recente creazione del gruppo Guelfi, come si può facilmente intuire già dal nome, è un locale a vocazione tutta meneghina.

Ubicato al piano interrato dell’edificio, il ristorante è provvisto di due ingressi separati, ed è quindi raggiungibile sia dal foyer del teatro, sia da fuori, direttamente da viale dell’Innovazione, con il notevole vantaggio di essere accessibile pure al pubblico esterno.

L’interno del locale è semplice, ma molto accogliente e di atmosfera, grazie anche alle luci soffuse, e ai vari elementi di modernariato sparsi qua e là, come insegne pubblicitarie luminose anni ’70, poster vintage e persino un nostalgico telefono a gettoni. Soprattutto si respira teatro a ogni angolo. Basta guardarsi intorno, alla scoperta di numerosi ritratti di attori e cantanti, manifesti e locandine di vecchi spettacoli, copertine di dischi in vinile, e addirittura di un gigantesco proiettore cinematografico d’antan.

 

 

Dal Milanese al Teatro degli Arcimboldi si mangia alla carta, con una ottima scelta tra antipasti, riso e pasta, piatti principali e dolci. Tutte le pietanze sono assolutamente milanesi, of course, a partire dall’immancabile Cotoletta di vitello alla milanese, ma proseguendo anche, tra le altre, con Mondeghili, Fiori di zucca fritti, Polenta fritta e zola, Ossobuco e risotto alla milanese, Zabaione e Meneghina con gelato. Insomma i super classici più amati del “gran Milàn”.
La cantina offre una buona selezione di etichette conosciute e qualche proposta al bicchiere, spaziando tra bianchi, rosé, rossi e bollicine.

 

 

Volendo come al solito assaggiare più piatti, abbiamo ordinato e condiviso tre portate, abbinando alla nostra cena sostanziosa due calici di Chianti Peppoli.
Si parte subito alla grande con un classico dei classici, i Mondeghili. Sei sfiziose polpettine servite con la salsa tartara dello chef, una preparazione prelibata ma delicata, che non copre il sapore della carne.

 

 

A seguire, con i giusti tempi di attesa, arriva al tavolo ancora fumante una generosa porzione di Gnocchetti di patate con zola, radicchio e noci, un piatto talmente goloso da farci la scarpetta.

 

 

E finalmente, accompagnata dal bel sorriso aperto del giovane, ma preparato Matteo (n.d.r. che, come nella migliore tradizione di famiglia, di cognome fa Guelfi), entra in scena lei, la regina indiscussa della gastronomia del Ducato, sua maestà la Cotoletta di vitello alla milanese, “vestita” con insalata mista e rigorosamente con l’osso, perché lì vicino, si sa, c’è la parte più buona, tenera e succosa, quella da veri intenditori.

 

 

Nella versione targata Dal Milanese, le dimensioni sono extralarge, la panatura croccante, la carne morbida, saporita e cotta alla perfezione. Davvero una signora cotoletta, niente da dire!

 

 

«Un piccolo spazio per il dessert?» si informa cortese Adriano, il simpatico e attento restaurant manager di origini catanesi, ma ormai milanesizzato da oltre un ventennio.
Purtroppo non ci sta. Sarà per la prossima volta. Tanto si torna di sicuro per una degustazione degli altri piatti.

 

 

Cosa volete che vi dica, adoro la cucina etnica, non disdegno la creativa, apprezzo la contemporanea, ma quando ho bisogno di coccole, trovo che non ci sia niente come il rassicurante comfort food. Saranno i sapori semplici, autentici e gustosi, i profumi inconfondibili e avvolgenti, ma a me i piatti della tradizione lombarda fanno sempre l’effetto di una Madeleine de Proust. Mi basta un assaggio per aprire la scatola dei ricordi e tornare indietro nel tempo, alla spensieratezza dell’infanzia.

In conclusione come si mangia Dal Milanese al Teatro degli Arcimboldi, ed è consigliato prima dello spettacolo?

Di sicuro lo avrete già intuito, si sta proprio bene ed è assolutamente raccomandato, soprattutto se siete fans sfegatati della cucina milanese in generale, e della cotoletta in particolare, che tra l’altro potrete ordinare pure con squisite patate arrosto come contorno.

Certo, per loro stessa natura le pietanze non sono così leggere, ma in compenso la mano in cucina è garbata, con il risultato di non appesantirsi troppo prima dello spettacolo.

Inoltre, nei tempi ristretti del preshow, è possibile consumare un intero pasto in tutta tranquillità, senza essere assillati dal personale, che al contrario è friendly, gentile e disponibile. Non si ha mai la percezione di dover mangiare con l’imbuto, né di dover accelerare verso la fine della cena, poiché, nonostante le esigenze di copione, il servizio è sì veloce, ma sempre efficiente e professionale.

Per finire, considerata la qualità e la quantità del cibo, i prezzi sono più che corretti, proporzionati al livello della cucina e al tono del ristorante.

Aperto dalle 19 fino all’1 di notte, il locale è superconsigliato anche per un drink dopo lo spettacolo, perché potreste ritrovarvi come vicino di tavolo l’artista della serata che è appena sceso dal palco.

Chapeau! Bene, bravi, bis!

 






INFO
Dal Milanese
Teatro degli Arcimboldi
viale dell’Innovazione, 20
Milano zona Bicocca
Prenotazioni: online con Opentable o per telefono al 340 1752854.