Recensione concerto Massimo Ranieri – Tutti i sogni ancora in volo – Milano Teatro Nazionale – 2023

Recensione del concerto di Massimo Ranieri al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano – “Tutti i sogni ancora in volo” tour 2023

 

 






La recensione di Teatro a Milano

a cura di Valeria Laudi


C’era tanta attesa per il concerto di Massimo Ranieri al Teatro Nazionale Chebanca! di Milano. Tra l’altro da giorni non si trovava più neppure mezzo biglietto per poter assistere alla performance di uno più grandi interpreti della canzone italiana.

Qualche minuto dopo le 21 si apre il sipario. Sul palco, insieme a Massimo, ci sono ben 7 musicisti e 3 coriste, ma in realtà suonano in 10, perché le vocalist fanno anche il doppio turno, alternando in maniera eccellente il cantato a tastiera, violino e fiati.

Il suono è forte, avvolgente, pulito. L’acustica del Nazionale non si smentisce mai, è sempre perfetta, ma questa volta c’è pure qualcosa in più. La musica entra dentro di noi, ci attraversa, ci trascina in un vortice di emozioni, lasciandoci esterrefatti di fronte a tanta bravura e professionalità.

E su questo incredibile tappeto sonoro spicca la voce calda, unica e potente di Ranieri, uno straordinario showman di razza, con eccezionali doti di cantante, attore e ballerino, completate da una presenza scenica davvero sensazionale. Un perfetto animale da palcoscenico pieno di energia, elegante nei gesti e nei vari outfit della serata, che coinvolge ed entusiasma a prescindere, qualsiasi cosa faccia, mentre canta i suoi più grandi successi, recita, parla, balla, fa ginnastica, si sdraia sul piano o scambia semplicemente qualche battuta simpatica con il pubblico.

Tra una canzone e l’altra, racconta la sua infanzia a Napoli, gli esordi come Gianni Rock, la nascita del nome d’arte Massimo Ranieri (preso a prestito dal casato del Principato di Monaco), del dualismo che c’è in lui, Giovanni Calone – Massimo Ranieri, un po’ scugnizzo scansafatiche l’uno, iperattivo, perfezionista e sognatore l’altro, del sacro fuoco della musica, ma anche del teatro, quello con la T maiuscola di Strehler, dell’amore per il mare, che, basta volerlo, “si riesce sempre a vedere da qualche parte, anche oltre un muro”, e altri piccoli e grandi aneddoti tratti dai suoi 60 anni di carriera, in cui non ha mai perso la passione e la voglia di mettersi sempre in gioco. Saranno questi i segreti della sua eterna giovinezza?

Dal desiderio di fare sempre cose nuove, nasce il suo ultimo album, Tutti i sogni ancora in volo, (verso tratto dalla sua celeberrima Perdere l’amore), in collaborazione con Gino Vannelli. Un titolo che corrisponde al nome del tour 2023 ed esprime appieno tutta la sua essenza di uomo che sogna da sempre e non vuole smettere mai di sognare. Dal disco vengono proposti alcuni pezzi d’autore, come La mia mano a farfalla di Bruno Lauzi, È davvero così strano di Giuliano Sangiorgi, Dopo il deserto di Ivano Fossati, Tutto quello che ho di Gianni Togni, Questo io sono di Pacifico e l’ironica Asini. Quest’ultima è una canzone apparentemente divertente, che nasconde però un significato un po’ amaro, la riflessione disincantata sulla realtà dei nostri giorni, che è ben diversa dai sogni, difficile da comprendere per chi crede nei veri valori della vita. Una realtà che piace poco pure a noi, caro Massimo, ma essere a un tuo concerto (e che concerto!) già la rende migliore.

I nuovi pezzi si alternano ai grandissimi successi, quali Rose Rosse, Se bruciasse la città, Erba di casa mia, Vent’anni, brani indimenticabili che il pubblico riconosce fin dalle prime note e canta insieme a Massimo, incitato proprio dall’idolo della serata, che dirige spesso il microfono verso la platea.

La prima parte dello spettacolo termina con un Ranieri irresistibile in doppio petto a righe con tanto di fiore all’occhiello e Borsalino calato sulla testa, che trascina il pubblico a ritmo di Pigliate ‘na pastiglia, una delle più grandi canzoni napoletane a firma di Renato Carosone.

La seconda parte si chiude invece con una interpretazione da brividi di Perdere l’amore, probabilmente il suo brano più famoso, che gli ha regalato grandissime soddisfazioni, a partire dalla vittoria al Festival di Sanremo del 1988.

Chiamato a gran voce, Massimo torna un’altra volta sul palcoscenico con i bis, Resta cum’è e Tu vuo’ fa’ l’americano.

 

 

Uno straordinario spettacolo, di quelli da andare a vedere più volte, dove ha giocato la sua parte anche una incredibile scenografia dal forte impatto visivo ed emozionale, creata con l’uso sapiente di luci con colori a contrasto, occhi di bue, fondali cromatici, chiari-scuri in stile fotografico, alternarsi di lampi di luce bianca e black-out.

Due ore e passa di uno show coinvolgente e dal grande ritmo, in cui ricorrono spesso due fili conduttori: i sogni e l’amore.

Come dice Massimo in apertura di concerto, abbiamo tutti quanti bisogno di sognare, guarda caso “sogno” e “sono” sono parole simili tra loro, e poi, anche Shakespeare scriveva “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. Sognare in grande, con importanti progetti di vita, ponendosi obiettivi, impegnandosi per poterli raggiungere o almeno per cercare di farlo, guardando sempre avanti, ma anche in piccolo, con la semplicità di un sorriso o un buongiorno che sia davvero un giorno buono. Non bisogna mai smettere di sognare, tanto non costa nulla, ma neppure arrendersi mai. Parola di Massimo Ranieri.

L’amore, invece, oltre ad essere il tema del 95% delle sue canzoni, permea ogni cosa. È ciò che conta per davvero. E lui, Massimo, lo dichiara apertamente. Ha sempre amato tanto, anzi, è proprio innamorato dell’amore. Anche cantare per lui è come fare l’amore ogni volta con tutto il suo pubblico, che ama per davvero e racchiude spesso virtualmente in un grande e affettuoso abbraccio.

Crede nell’amore a prima vista, Massimo Ranieri. Anch’io ci credo. E neanche a farlo apposta lui è stato in assoluto la mia prima cotta di bambina. Ne sono rimasta affascinata per anni e, vedendolo finalmente dal vivo, sono stata folgorata da un nuovo colpo di fulmine. A quanto ho capito, però, il mio sentimento è in condominio con buona parte del pubblico femminile presente in sala, che non finiva più di gridargli il proprio amore.

 

 






More info e biglietti:

Dove: al Teatro Nazionale CheBanca di Milano
Quando: solo il 5 giugno 2023
Chi: Massimo Ranieri