Recensione Panariello vs Masini – Milano Teatro Arcimboldi – 2023

Recensione dello spettacolo “Panariello vs Masini” al Teatro degli Arcimboldi di Milano






La recensione di Teatro a Milano

a cura di Valeria Laudi


La strana coppia.
Panariello sfida Masini sul ring degli Arcimboldi

 

Lo so, vi starete chiedendo: “A parte il fatto di essere entrambi toscani, cosa ci incastrano tra loro Marco Masini e Giorgio Panariello?”
Tranquilli, non siete gli unici, questa è di sicuro la domanda che ci siamo posti un po’ tutti quanti prima di assistere al loro attesissimo spettacolo.
Certo, lo show di coppia è ormai un trend consolidato, infatti tanti cantanti ci hanno abituato a scoppiettanti concerti a due: Baglioni-Morandi, Renga-Nek, De Gregori-Venditti, giusto per citarne alcuni.
Cantanti, appunto. Un comico famoso e un cantante di razza, insieme non si sono mai visti prima d’ora. Potranno superare ogni possibile previsione, rivelandosi addirittura esplosivi?
Spinti dalla curiosità gli spettatori hanno riempito il Teatro degli Arcimboldi, facendo registrare il sold out. Non c’è una poltroncina libera per questa unica tappa milanese dello show “Panariello vs Masini”. Per una sera a teatro l’uno contro l’altro. Il varietà contro la musica. Le risate e la spensieratezza dello showman contro la tristezza e la malinconia del cantante. Chi vincerà?

Il sipario è già aperto su un ring da pugilato. Corde e due angoli dividono idealmente il palcoscenico nei rispettivi campi di azione, a sinistra il pianoforte di Masini (o se preferite la “pianola”, come la chiama beffardamente Panariello), e a destra lo spazio vuoto che verrà riempito di volta in volta con l’esuberanza e la pungente ironia del comico versiliese.
Si spengono finalmente le luci. Presentati da una voce fuori campo in perfetto stile Madison Square Garden, i due artisti salgono sul quadrato, vestiti con il classico accappatoio indossato dai pugili prima dell’incontro. Masini con il giglio fiorentino sulla schiena fa sorridere, ma Panariello, denominato il “cappone della Versilia”, strappa subito al pubblico la prima di una serie infinita di risate.
Ha inizio così l’incontro-scontro, uno show fuori dagli schemi, nel quale i due artisti si punzecchiano reciprocamente e si raccontano senza sosta, intervallando monologhi comici a musica di qualità.

 

Neanche a dirlo, Panariello è una garanzia. I suoi irresistibili personaggi pescati dalla realtà sono macchiette esilaranti, interpreti di situazioni comiche portate all’assurdo, che generano risate fino alla lacrime.

Non importa se si tratta di Mario, il bagnino di Forte dei Marmi, Naomo alias Briatore, il Pierre della discoteca Chiticaca di Orbetello o Sirvano detto “Il Vaia”. Il risultato è sempre lo stesso. Puro, semplice e sano divertimento.

Anche Masini, musicalmente parlando, non è certo una scoperta. Bravo, anzi bravissimo, ci accompagna al pianoforte, quasi come se ci tenesse per mano, cantandoci i suoi grandi successi. L’atmosfera è intima, solo voce e piano, unplugged e senza basi, a parte un paio di pezzi un po’ più ritmati. Valorizzato da una acustica a dir poco perfetta, il suono caldo e avvolgente riempie il teatro. Tra un monologo di Giorgio e l’altro, interpreta canzoni dal forte impatto emotivo, coinvolgenti, a tratti graffianti, come il suo inconfondibile timbro vocale, a partire da Ti innamorerai, Bella stronza, Cenerentola innamorata e Ci vorrebbe il mare.
Quello che stupisce per davvero però è l’insospettato lato ironico e divertente del cantautore, che riesce sempre ad inserirsi in modo naturale tra le pieghe comiche dello spettacolo, tenendo testa, battuta dopo battuta, a un inarrestabile Panariello.
Canta Si può dare di più, imitando alla perfezione le voci di Tozzi e Ruggeri, passando poi per un convincente Cocciante e duettando un remix in versione disco de Le ragazze serie, insieme a Panariello nei panni fluorescenti e improbabili del Pierre maremmano, che, ammiccando, chiede più volte a gran voce al pubblico: «Si vede il marsupio?», scatenando ovviamente ilarità a non finire.

Non mancano momenti più toccanti, con i brani Sarà per te del grande toscanaccio Francesco Nuti, e Caro babbo di Masini, il pezzo dedicato al suo difficile rapporto con il padre, arricchito dal contributo di Panariello.
Sebbene Giorgio avesse messo in chiaro fin da subito chi avrebbe fatto ridere e chi piangere, a questo punto dello spettacolo è lui stesso ad emozionare e a commuovere il pubblico, invertendo il gioco delle parti e mettendosi a nudo in un racconto confidenziale rivolto a suo papà.
Non lo ha mai conosciuto e con tutta probabilità il padre non ha mai neppure saputo della sua esistenza, ma lui vuole pensare abbia fatto l’amore con sua madre, magari proprio a Forte dei Marmi, dopo aver ballato alla Capannina in una magica notte d’estate degli anni ’60.

 

“Tristezza, per favore vai via” recita un conosciutissimo samba, infatti, anche sul palco, il registro cambia, perché è ormai tempo di gran finale.

Dal foyer a sorpresa entra lui, il mitico Renato Zero tutto di bianco vestito, che dopo svariate telefonate a Masini finalmente ha raggiunto il teatro, ma è piuttosto deluso perché si aspettava di trovare un altro Marco. Marco Mengoni. Tutta colpa del cellulare, dove aveva salvato in memoria il numero soltanto come Marco M.!
A questo punto però, già che c’è, si accontenta, accettando di duettare con l’altro Marco in un medley arrangiato alla perfezione, nel quale i grandi successi di Renato fanno da controcanto ai pezzi di Masini. Conclude la serata Marco come me, cantata a due voci da Marco e Giorgio, che si destreggia tra le note del pentagramma con una sicurezza inaspettata.

Due ore abbondanti di vero show, tanta bella musica e una comicità a ritmo serrato, per un incontro sul ring in cui i due contendenti si sono contaminati a vicenda, e che alla fine ha visto tutti vincitori: Marco Masini, eccezionale interprete della musica italiana degli ultimi trent’anni, Giorgio Panariello, un comico sempre sul pezzo, divertente e trascinante, con la sua simpatia tutta toscana, ma soprattutto il pubblico, che è tornato casa stracontento di essersi divertito, ma proprio tanto.
Chapeau!!! Ma quando si replica?

 






More info e biglietti:

Dove: al Teatro degli Arcimboldi di Milano
Quando:
solo il 26 settembre 2023
Chi: Giorgo Panariello, Marco Masini
Organizzazione: Show Bees srl
Produzione: Friends & Partners