Galateo a teatro: altre 10 cose da non fare

Un altro po’ di galateo a teatro. Atto secondo.

galateo a teatro

Ma potete? © teatroamilano.it

Dopo aver elencato il galateo delle  10 cose da non fare a teatro prima che si alzi il sipario, vediamo oggi, sempre secondo il galateo a teatro, cosa non si dovrebbe assolutamente fare durante la rappresentazione. Ovviamente, ça va sans dire, le ho viste tutte, ma proprio tutte, pirsonalmente di pirsona, come direbbe Catarella ne il Commissario Montalbano!

1. alzarsi dal proprio posto a spettacolo iniziato, salvo il verificarsi di catastrofi naturali quali terremoti o cataclismi, improvvisa invasione di cavallette, sommosse popolari e, proprio al limite, in caso di urgentissimi e impellenti bisogni fisici.

2. commentare ogni battuta, magari ad alta voce, dispensando allo sconosciuto vicino di posto, infastidito e incredulo, notizie e particolari relativi all’artista sul palcoscenico chesalesosoloioperchémelohadettounamicodiunsuoamico.

3. applaudire di continuo battendo le mani a mo’ di badili, ululare come un lupo mannaro o urlare come una teen-ager colta da una crisi isterica al concerto del rocker preferito.

4. scartare e mangiare caramelle, cioccolatini e simili, masticando come un ruminante andino. Nel silenzio del teatro, tra l’altro, la carta produrrà un fastidioso crepitio simile alla pioggia battente sulla lamiera del box.  E ti finirà ‘sto pacchetto prima o poi!

5. giocare a Bubble Witch Saga e/o messaggiare di continuo con lo smartphone, accecando i vicini con il visore illuminato che al buio sembra un lampadario della reggia di Versailles.

6. raccontare per filo e per segno le ultime news su shopping-lavoro-fidanzato di turno all’amica vicina di posto, facendo chuchotage, così non disturbiamo gli altri spettatori:
a) non sei un interprete al Parlamento Europeo.
b) il tuo continuo bisbigliare disturba ugualmente, sappilo.
c) ma incontrarvi al bar, no?

7. cantare a squarciagola per due ore tutte le canzoni del concerto nell’orecchio del vicino. Risentirti e offenderti quando timidamente osano dirti che hanno pagato il biglietto per sentire il cantante che si sta esibendo sul palco e non te, che per giunta sei pure stonato.

8. accarezzare per l’intera durata dello spettacolo e quindi per due ore, dico due, il braccio ipertricotico del tuo fidanzato, come se fosse un gatto d’angora, evitando quindi rigorosamente il contropelo.

9. addormentarsi durante la pièce e peggio ancora russare. Imbarazzo provato da chi scrive con l’ex fidanzato, poco interessato al teatro, durante la Locandiera di Goldoni: eravamo addirittura in prima fila e temevo scendesse la protagonista a dirgli qualcosa.

10. fischiare se non vi è piaciuto lo spettacolo. D’accordo, magari il genere non era proprio il vostro, forse il copione era un mattone, può essere che non vi sia piaciuta la recitazione, ma ricordate che gli attori sul palco hanno dato il massimo che potevano dare e un po’ di rispetto, perlomeno per l’impegno, va riconosciuto.

All’appello di questo galateo a teatro semi-serio mancherebbe il lancio di ortaggi misti e frutta di stagione, al quale effettivamente non ho mai assistito… ma non poniamo limiti all’homo scaenĭcus.